Filosofia Agricola
Niccolo Fabi
Verranno giorni limpidi
come i brividi
quest’anno
Ritorneremo liberi
come quelli che
non sanno
Chiaro è che non vincerò
contro i cumuli
di memoria
Ma il vento che li agita
sarà l’ultimo ad arrendersi
E poi sarà bellissimo
di te dipingermi l’interno
Semmai potessi scegliere
io mi addormenterei d’inverno
Più che felice e fertile
se la filosofia diventa agricola
La terra che ci ospita
comunque è l’ultima
a decidere
Se avessi meno nostalgia
saprei conoscere,
godermi e crescere
Invece assisto immobile
al mio nascondermi
e scivolare via da qui
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Come l’acqua passerà
Verranno giorni limpidi
come i primi di quest’anno
Ritorneremo liberi
come quelli che non sanno.
- – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Una dietro l’altra su YouTube. E parte l’embolo.
Prima del messaggio.
Al corso che vuole ‘guarire’ i gay: “Prega con noi e tornerai etero”. Ora pro nobis.
Piange il telefono
perché lei non verrà
anche se grido: ti amo
lo so che non
mi ascolterà
Piange il telefono
perché non hai pietà?
Però nessuno mi
risponderà
Io la posto su facebook, lei su youtube. Va tutto molto bene
È tanto facile adesso è facile
Sapere cosa vuoi
Capire cosa sei
Quindi spalancò le finestre del vento
e se ne andò a cercare un po’ più in là
qualche cosa da fare
dopo avere pianto un po’
per un altro no, per un altro no
Tra i (pochi, per fortuna) timori per i destini dell’umanità sollevati dal referendum che in Irlanda ha legalizzato le nozze gay c’è anche quello espresso da Pietro Citati sulle pagine del Corriere: che gli omosessuali, conquistando «i propri diritti» perdano la loro «singolarità». Essere uguagli secondo lui comporta infatti – ma solo per i gay – una condanna a diventare «normali, comuni, banali, come essi non sono mai stati». Mentre «i grandi omosessuali – scrive Citati – hanno un profondo orgoglio del loro ego: talora un disprezzo dei cosiddetti esseri normali, e della loro vita comune».
http://27esimaora.corriere.it/articolo/diritti-gayil-lusso-della-normalita-anche-banale/